La Storia


Questo progetto nasce dall’esigenza di ricostruire e tenere traccia di un’esperienza che ha un “dove” e un “quando” molto precisi.
Questo progetto vuole raccontare una storia che non ha eroi o protagonisti, ma è un bel racconto di come una sensibilità collettiva, nata e cresciuta da esperienze come quella della Resistenza e della lotta per i diritti civili, hanno potuto trasformare, nel tempo, un pensiero, un principio – il valore dell’educazione dell’infanzia – in qualcosa di reale, tangibile e democratico.

Questo progetto vuole ricordare, portando un esempio positivo, che un diritto non è mai acquisito per sempre, e che serve la responsabilità e la partecipazione attiva di tutti per conservarlo e farlo crescere. Questo progetto vorrebbe anche far riflettere su quanto, il contributo di ognuno di noi, può cambiare le cose.

Il territorio reggiano è conosciuto in tutto il mondo per l’approccio educativo della prima infanzia. Ogni anno, da tutta Europa e dal mondo, molti insegnanti vengono a visitare i nidi e le scuole dell’infanzia del reggiano per approfondire la loro pedagogia.
La storia di questa esperienza, ancora oggi un’eccellenza, non è abbastanza conosciuta. L’origine dei servizi educativi per la prima infanzia, pubblici, inclusivi e democratici, e della qualità educativa che li contraddistingue, è nella partecipazione femminile al movimento partigiano antifascista e antinazista, e nella successiva organizzazione femminile e partecipazione democratica nella vita sociale e politica che seguì la seconda guerra mondiale. Il movimento partecipativo, che ha coinvolto nel dopoguerra una rappresentanza femminile molto ampia, ha permesso di orientare le scelte politiche e di contribuire, dal basso, alla costituzione di un sistema educativo della prima infanzia che è tuttora un’eccellenza nel mondo . I valori della Resistenza, del ruolo femminile nella società, della partecipazione attiva e democratica alla politica per orientare scelte e diritti, sono un caposaldo della storia oltre che valori educativi per i bambini.
Ricordare questa storia è un passo fondamentale per trasmetterne i valori e la consapevolezza che la cittadinanza attiva può guidare la politica, promuovere diritti, uguaglianza, inclusione e crescita democratica.


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